Regione: Caccia Pesca e Agricoltura restino deleghe provinciali

Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli,  ha presentato due proposte di emendamenti al Progetto di legge regionale n. 223 sulla Riforma del Sistema Autonomie della Regione in attuazione della Legge 7 aprile 2015, n. 56.

Si tratta di due emendamenti che vogliono valorizzare le aree omogenee sub - provinciali, come soggetti forti per una gestione di servizi delegati, anche attraverso sperimentazioni che possono essere prototipi per ulteriori rafforzamenti del territorio.

«La nuova Provincia - ha dichiarato il Presidente Pier Luigi Mottinelli - rappresenta la totalità dei Comuni, superando l'appartenenza partitica, un concetto condiviso dal Vicepresidente Alessandro Mattinzoli. Come sottolineato più volte anche in Consiglio Provinciale, chiediamo che la Regione, riconoscendo alla Provincia di Brescia la sua specificità territoriale, nonché socio-economica, conferisca alla stessa, a titolo sperimentale, le funzioni in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca.»

«Il periodo di sperimentazione - ha sottolineato il Consigliere Andrea Ratti -  come sottolineato nel secondo emendamento, sarebbe monitorato attraverso un Comitato Paritetico e le decisioni definitive sarebbero adottate dalla Regione dopo ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della legge.»

La Provincia di Brescia, dopo la costituzione delle città metropolitane, è la prima in Italia per numero di abitanti, quasi 1, 3 milioni,  è un'eccellenza per quanto riguarda agricoltura, caccia e pesca; ricordiamo che ha più abitanti di sei regioni italiane: Valle d'Aosta, Molise, Basilicata, Umbria, Trentino e Friuli. La sua vastità comprende pianura, valli, laghi, montagne, per un totale di quasi 5mila chilometri quadrati..

Un territorio così ricco e particolarmente significativo dovrebbe mantenere le deleghe all'agricoltura, caccia e pesca.

«L'auspicio - ha concluso il Consigliere Ratti -  è che si tenga  conto delle nostre valli e delle necessità delle zone di montagna, che meritano tutte  l'attenzione dimostrata per altre realtà, come quella Sondrio». 

Di seguito gli schemi del lavoro svolto dalla Provincia di Brescia in materia di Caccia, Pesca e Agricoltura.

CACCIA

UFFICIO FAUNISTICO E RELAZIONI COL PUBBLICO

Faunistico

  • gestione della caccia in generale (predisposizione delle integrazioni al calendario venatorio regionale, aggiornamento regolamenti provinciali ecc..)
  • coordinamento degli ambiti territoriali e comprensori alpini di caccia
  • piani di immissione/catture della fauna selvatica, progetti di riqualificazione faunistica (pianificazione e autorizzazioni ad ATC/CA e Associazioni)
  • coordinamento dei censimenti selvaggina ed elaborazione dei piani di abbattimento
  • miglioramenti ambientali a fini faunistici (art. 15 e 36 - della L.R. 26/93)
  • cacce di specializzazione (ungulati - cinghiale - volpe ecc.) – corsi ed esami per l’abilitazione e autorizzazioni a squadre o a singoli;
  • Istanza di divieto dell’esercizio venatorio sui terreni di proprietà di aziende agricole che svolgono attività agrituristica
  • predisposizione piani di controllo numerico della fauna selvatica, corsi di abilitazione per operatori;
  • gestione struttura di formazione faunistica "Alpe Rosello"
  • costituzione ambiti protetti (Oasi, Zone di ripopolamento e cattura, Zone di rifugio ed ambientamento, Fondi chiusi, ecc...)
  • Centri di Recupero Animali Selvatici
  • Tassidermia (autorizzazione per l’attività di tassidermia e assegnazione contrassegni identificativi)
  • Mostra trofei provinciale
  • Gestione piano faunistico

Servizi al pubblico (sportello caccia e pesca)

  • Autorizzazione appostamenti fissi di caccia
  • Autorizzazione zone addestramento cani e gare cinofile
  • Esame di abilitazione venatoria
  • Rilascio del tesserino venatorio regionale
  • Variazione della forma di caccia
  • Gestione banca dati regionale richiami vivi

 

UFFICIO CONTENZIOSO E INDENNIZZO DANNI

  • Indennizzo danni: istruttoria delle pratiche per l’indennizzo danni (circa 1000 all’anno) e rapporto con tecnici incaricati e colleghi della polizia provinciale per sopralluoghi e contenimento fauna selvatica.
  • Allevamenti: Autorizzazione per allevamento di fauna selvatica autoctona;
  • Rilascio, rinnovo e trasformazione delle aziende faunistico venatorie ed agri-turistico-venatorie
  • Contenzioso: Registro e valutazione dei verbali emessi dai vari organismi di controllo (polizia provinciale, forestale, guardie volontarie di associazioni venatorie, ambientaliste…), emissione di ordinanze di ingiunzione, applicazione sanzioni accessorie, emissione ordinanze ingiunzione

La gestione del territorio e della fauna selvatica è connessa con tutte le problematiche  di natura ambientale, territoriale, della sanità animale che hanno quali referenti settori interni alla stessa provincia (ambiente, territorio e parchi), Comuni ed altri Enti. Per le attività gestionali è inoltre necessaria una stretta collaborazione con il nucleo ittico-venatorio della Polizia provinciale.

Il nucleo ittico-venatorio collabora con l’Ufficio faunistico occupandosi dei sopralluoghi nell’ambito del procedimento amministrativo istruito dal Settore per il rilascio o rinnovo degli appostamenti fissi di caccia, dei sopralluoghi per le perizie di indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica, per le operazioni di contenimento della fauna selvatica, per la verifica delle procedure relative all’autorizzazione delle zone addestramento cani e per molte altre attività che, per quella imprescindibile conoscenza del territorio, esperienza in ambito faunistico e fattiva operatività, possono condurre ad una corretta conclusione dei procedimenti autorizzatori, all’attuazione competente degli interventi pianificati dall’ufficio, alla risoluzione delle problematiche in ambito locale.

Il numero dei cacciatori della provincia di Brescia, che ad oggi sono circa 24.000, è notoriamente il più elevato in ambito regionale ed ha, quale conseguenza, una gestione onerosa e complessa che richiede esperienza, riferimenti territoriali precisi e un servizio puntuale per consentire il soddisfacimento delle richieste dell’utenza in relazione all’apertura della stagione venatoria. Il Settore è inoltre un punto di riferimento, di controllo ed, in alcuni casi, di coordinamento delle attività spettanti all’Ambito ed ai comprensori alpini di caccia.

 

PESCA

Anche questo settore si occupa di rappresentare le esigenze di tutela della fauna ittica e difende gli interessi del comparto della pesca in tutte le procedure di evidenza pubblica che riguardano gli ambienti acquatici, molte delle quali fanno capo alle Province stesse, come le procedure per le concessioni idriche, le scale di risalita per i pesci, gli interventi di polizia idraulica, gli scarichi, gli inquinamenti delle acque pubbliche, la difesa del canneto e le attività di asportazione delle alghe nei laghi (Ambiente),  i programmi di tutela e le regolamentazioni di pesca all'interno delle aree protette (Parchi), la pianificazione territoriale, le procedure di valutazione ambientale strategica e tutti i piani e i programmi di interesse provinciale.

Le attività svolte sono onerose per l'estensione del reticolo idrografico, per l'accentuata diversificazione degli ambienti acquatici montani e di pianura, per la presenza di due grandi laghi, come il Garda e l'Iseo. La Provincia di Brescia è un territorio vasto, peculiare, dove è imprescindibile la conoscenza di ogni singola zona per predisporre interventi utili e mirati. L'attività della pesca ne è un'eclatante esempio, in quanto non può prescindere dal proprio contesto territoriale, dove si sono potute intrecciare importanti collaborazioni, preziose per il territorio. Si pensi non solo alla Polizia Provinciale, ma anche alle associazioni piscatorie con i loro volontari, ai rapporti con i Comuni, con gli Enti gestori dei parchi, con le autorità di bacino lacuale, con le ASL e l'Istituto Zooprofilattico.

Dalla pianificazione e regolamentazione della pesca ai servizi per l'utenza (rilascio licenze, corsi, esami, etc.), dagli interventi sulla fauna ittica a quelli ambientali a sostegno indiretto della fauna ittica (progetti, miglioramento habitat riproduttivi, contenimento specie dannose etc.), il Settore Pesca offre servizi a oltre 44mila pescatori dilettanti con licenza, a 80 pescatori di professione, senza contare i circa 2000 permessi turistici di pesca. Stiamo parlando di 8.744 Km di corsi d'acqua, 446 Kmq di laghi, di 53 zone di tutela e protezione, numeri che fanno capire ancora una volta quanto sia fondamentale il ruolo della Provincia per il nostro territorio.

 

AGRICOLTURA E FORESTE

  • funzioni amministrative concernenti interventi a sostegno dell’agricoltura in aree montane, per quanto non di competenza delle comunità montanel.r. 31/2008 art.24, comma 4 e 5
  • funzioni concernenti la programmazione degli interventi in agricoltura l.r. 31/2008 art. 3
  • funzioni amministrative relative alla realizzazione di percorsi eno-gastronomici l.r. 31/2008 art.12
  • miglioramento e sviluppo delle produzioni animali e vegetali di rilevante interesse locale, per quanto non di competenza delle comunità montane l.r. 31/2008, art.34, comma 2,lett. a)
  • sistemazioni idraulico-agrario-forestali e manutenzioni di piccola entità delle aree boscate, per quanto non di competenza delle comunità montane l.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.b)
  • funzioni amministrative concernenti gli interventi in materia di forestazione, silvicoltura e arboricoltura, compresi l'assestamento e la pianificazione dei beni silvo-pastorali, per quanto non di competenza delle comunità montanel.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.c)
  • funzioni amministrative concernenti il vincolo idrogeologico, fatte salve le competenze poste in capo ai comuni ai sensi della vigente normativa e per quanto non di competenza delle comunità montane e degòli enti gestori dei parchi e delle riserve regionalil.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.d)
  • interventi per la realizzazione e il ripristino della manutenzione delle infrastrutture al servizio delle attività agro-silvo-pastorali, per quanto non di competenza delle comunità montane l.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.e)
  • attuazione dei lavori di pronto intervento , per quanto non di competenza delle comunità montanel.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.f)
  • erogazione dell'indennità compensativa, per quanto non di competenza delle comunità Montane l.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.g)
  • contributi per l'acquisto di macchine per la meccanizzazione forestale, per quanto non di competenza delle comunità montane l.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.h)
  • contributi per l'abbandono produttivo dei terreni coltivati e incentivi per il rimboschimento, per quanto non di competenza delle comunità montane l.r. 31/2008, art.34, comma 2, lett.i)
  • funzioni inerenti alla programmazione e pianificazione forestale - funzioni inerenti ai consorzi forestali - funzioni relative al fondo aree verdil.r. 31/2008, art.47 e art. 56 L.r.12/2005, art. 43
  • funzioni amministrative relative al settore silvo-pastorale secondo principi di semplificazione, sussidiarietà e decentramentol.r. 31/2008, art.41, comma 1
  • approvazione dei piani di indirizzo forestale l.r. 31/2008, art.41, comma 2, eart. 47, comma 4
  • rilascio delle autorizzazioni per la trasformazione del bosco l.r. 31/2008, art.41, comma 3
  • autorizzazioni alla trasformazione d’uso del suolo l.r. 31/2008 – art.44, comma 4
  • predisposizione, nell’ambito degli strumenti di programmazione, di linee guida di politica e programmazione forestale; predisposizione, per i territori di competenza, sentiti i comuni interessati, dei piani di indirizzo forestale per la valorizzazione delle risorse silvo-pastoralil.r. 31/2008, art.47, commi 1 e 2
  • approvazione, per quanto non di competenza degli enti gestori dei parchi e delle riserve regionali e delle comunità montane, dei piani di assestamento forestalel.r. 31/2008, art.47, comma 6
  • promozione e incentivazione dell’assistenza tecnica specializzata a favore dei proprietari, dei titolari di altri diritti reali di godimento, dei possessori di boschi, pubblici e privati, e delle imprese boschive, singole o associate ai fini della gestione corretta e sostenibile delle formazioni boscatel.r. 31/2008, art.49, comma 4
  • promozione della realizzazione di nuovi boschi l.r. 31/2008, art.55, comma 3
  • gestione dei fondi per il finanziamento dei servizi ambientali erogati dai consorzi forestali riconosciuti con provvedimento regionale, nonché per la copertura delle spese di avviamento dei consorzi forestali stessil.r. 31/2008, art.56, comma 6
  • predisposizione dei piani di viabilità agro-silvo-pastorale, per quanto non di competenza delle comunità montane e degli enti gestori dei parchi regionalil.r. 31/2008, art.59, comma 2
  • coordinamento, vigilanza e controllo sugli enti, aziende, consorzi e organizzazioni locali operanti in materia di agricoltura e forestel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.b) funzioni concernenti le attività agrituristiche e le produzioni biologiche l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.c) e art. 9
  • accertamento dei requisiti per il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionalel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.d)
  • funzioni relative a commissioni e comitati provinciali previsti da norma statali e regionalil.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.e)
  • rilascio delle autorizzazioni per l'acquisto dei prodotti fitosanitari molto tossici, tossici o nocivil.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.f)
  • attività di assistenza tecnica, di informazione e di divulgazione di livello provinciale, nonché di formazione professionale, ad esclusione della formazione dei tecnici dei servizi di sviluppo agricolol.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.g)
  • svolgimento dei servizi riguardanti il prelevamento e l'uso dei carburanti a prezzo agevolato per l'agricoltura, compreso il conferimento della qualifica di utente di motori agricoli (UMA)l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.h)
  • azioni di interesse locale per la promozione agroalimentare, anche relative alle produzioni biologiche e tradizionalil.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.i)
  • produzioni biologiche, compresa la concessione delle deroghe previste dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di produzioni biologichel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.i bis)
  • formazione, arrotondamento e consolidamento della proprietà coltivatrice l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.k)
  • azioni di dimensione provinciale finalizzate allo sviluppo delle certificazioni volontarie e al sostegno delle richieste di riconoscimento delle produzioni ai sensi delle normative comunitariel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.l)
  • competenze in materia di usi civici l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.m)
  • miglioramento dell'efficienza delle strutture agrarie, compreso il finanziamento dei piani per lo sviluppo aziendale, per la fase di produzione e di trasformazione aziendale l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.n) (istruttorie e collaudi PSR e PSL)
  • contributi per l'acquisto di macchine innovative e di macchine sostitutive per rottamazionel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.o) 
  • contributi in conto interessi sui prestiti di conduzione per le aziende agricole l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.p)
  • istruttoria, accertamento e controlli per l'erogazione di premi, integrazioni di reddito previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, nonché interventi di mercato l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.q)
  • rilevazione e controllo dei dati sul fabbisogno alimentare e attuazione dei programmi provinciali d'intervento relativi all'educazione alimentare e alle politiche nutrizionali, comprese quelle biologichel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.r)
  • gestione del sistema informativo agricolo e forestale di livello provinciale e rilevazioni statistiche agricole previste dal programma statistico nazionale e dagli analoghi programmi regionali, in raccordo con i sistemi informativi attivati presso le CCIAA l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.s)
  • istruttoria, accertamento e controlli per la gestione delle quote di produzione l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.t)
  • controllo sulle attività svolte dal servizio di assistenza tecnica agli allevamenti (SATA), vigilanza sulla tenuta dei registri e dei libri genealogici e sull'attuazione dei relativi controlli funzionali nonché gli adempimenti derivanti dall'applicazione delle norme inerenti alla riproduzione animalel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.u) 
  • attività istruttorie e gestione degli interventi conseguenti alle avversità atmosferiche e alle calamità naturali, a sostegno delle colture e delle strutture aziendali, nonché delle infrastrutture rurali a livello provincialel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.v)
  • tutte le funzioni amministrative già attribuite da leggi statali agli ex ispettorati agricoli provincialil.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.z)
  • istruttoria per l'iscrizione delle superfici vitate negli albi regionali dei vigneti a denominazione d'origine (DO) e negli elenchi regionali delle vigne a indicazione geografica tipica (IGT) e relativo controllo.l.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.aa)
  • istruttoria per l’iscrizione delle fattorie didattiche nell’elenco di cui all’art. 8 ter e il controllo sul permanere dei requisiti d’iscrizionel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.aa bis)
  • istruttoria per l’iscrizione delle fattorie sociali nell’elenco di cui all’art. 8 bis e il controllo sul permanere dei requisiti d’iscrizionel.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.aa ter)
  • controllo dei requisiti d’iscrizione delle imprese agromeccaniche nell’albo di cui all’art.13 bisl.r. 31/2008, art.34, comma 1, lett.aa quater)
  • rilascio del tesserino regionale per la raccolta dei funghi l.r. 31/2008, art.97 
  • promozione dell’organizzazione e dello svolgimento di corsi e di iniziative culturali, scientifiche e di prevenzione collegati alla raccolta dei funghil.r. 31/2008, art.103
  • rilascio e vidimazione dei tesserini di raccolta dei tartufi e prove d'esame - elaborazione delle proposte per i calendari regionali e per le carte delle vocazioni e potenzialità tartufigenel.r. 31/2008, art.115, comma 1,lett. a) e b)
  • organizzazione dei corsi per i raccoglitori di tartufi, istruttoria per il riconoscimento delle tartufaie controllate e coltivate e redazione dei programmi di recupero e miglioramento ambientalel.r. 31/2008, art.115, comma 1,lett. c)
  • elaborazione di proposte per i calendari di raccolta l.r. 31/2008, art.117, comma 3 
  • funzioni relative alle commissioni d’esame e corsi di preparazione per i raccoglitori di tartufi l.r. 31/2008, art.121
  • funzioni relative al riconoscimento delle tartufaie controllate e coltivate l.r. 31/2008, art.124 
  • predisposizione di programmi di recupero e miglioramento ambientale e forestale, compresa la messa a dimora di piante tartufigenel.r. 31/2008, art.126
  • vigilanza sull'osservanza degli obblighi e dei divieti previsti dalle disposizioni sanzionatorie in applicazione di regolamenti comunitari in materia di mercato agricolo comune, in particolare vitivinicolo l.r. 31/2008, art. .130 quinquies,comma 5
  • funzioni inerenti il controllo del potenziale produttivo viticolo l.r. 31/2008 art.130 septies,comma 5
  • vigilanza e controllo sul rispetto delle normative in materia di nitrati, fatto salvo quanto di competenza dei comunil.r. 31/2008 art.130 nonies
  • rilascio del certificato di connessione per l’esercizio dell’attività agrituristica l.r. 31/2008 art.152
  • tenuta dell’elenco degli operatori agrituristici l.r. 31/2008 art.153
  • funzioni inerenti il controllo delle aziende agrituristiche l.r. 31/2008 art.162
  • funzioni amministrative in materia di usi civici l.r. 31/2008 , artt.165,
  • attività di vigilanza e controllo sul rispetto dei programmi d'azione nitrati e delle linee guida l.r. 31/2008, art.130 nonies
  • istruttoria e rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per gli allevamenti 
  • gestione centraline agrometeorologiche e indicazioni agronomiche

 

Data: 14/05/2015 Ultima modifica: Gio, 14/05/2015 - 09:35
Pubblicato da: URP - Redazione web Fonte: Presidenza