Federalismo Idroelettrico: La restituzione della Provincia alla Montagna Bresciana

In materia di demanio idrico e, in particolare, relativamente alle derivazioni di acqua pubblica con potenza inferiore ai 3 megawatt, la Provincia di Brescia rilascia le concessioni per le piccole derivazioni, con conseguente introito di quota parte dei relativi canoni idroelettrici che i Concessionari sono tenuti a corrispondere alla Pubblica Amministrazione.

La Provincia di Brescia e le Comunità Montane di Valle Camonica, Valle Sabbia, Valle Trompia, Parco Alto Garda Bresciano e Sebino Bresciano hanno tra le proprie comuni finalità istituzionali la valorizzazione del territorio montano e la salvaguardia ambientale.

“Queste linee di indirizzo – ha dichiarato Mottinelli – seguono il Protocollo d’Intesa già siglato con la Comunità Montana della Valle Camonica e rientrano nell’ottica di un federalismo idrico in favore dei territori montani. Gli introiti delle derivazioni idroelettriche devono essere reinvestiti per opere di manutenzione delle fonti, tutela dell'assetto idrogeologico, programmi pluriennali per lo sviluppo socio-economico del territorio. I canoni conosciuti alle Province in Regione Lombardia sono solo una piccola parte dei canoni che invece vengono riconosciuti alla stessa, che ristorna varie risorse unicamente alla Provincia di Sondrio, in quanto autorità di bacino ai sensi della legge 102/90, cosi detta Legge Valtellina. Come richiesto alla precedente Giunta regionale e ribadito all’Assessore Massimo Sertori, è tempo che la Regione riconosca a tutte le Province lombarde, per la competenza dei territori montani, quello che già oggi viene riconosciuto a Sondrio. Bisognerebbe solo applicare l’emendamento al Bilancio presentato nella scorsa legislatura dal Consigliere regionale Corrado Tomasi, che non venne approvato per un solo voto, che intendeva riconoscere il federalismo idroelettrico alle intere montagne lombarde”.
 
Alla Valle Sabbia il contributo annuo corrisponde a 190 mila euro, 130 mila sono destinati alla Valle Trompia, 30 mila al Parco Alto Garda Bresciano e 45 mila alla Comunità Montana del Sebino Bresciano, per un totale complessivo di 395 mila euro annui.

“L’obiettivo – ha concluso il Presidente Pier Luigi Mottinelli – è quello di individuare e sostenere, soprattutto nelle zone che possono negativamente risentire della presenza delle centraline, i migliori progetti di investimento a tutela dell’ambiente e del territorio. Per questo, per gli anni 2018, 2019, 2020, abbiamo deciso di assegnare un contributo annuo alle Comunità Montane, a sostegno dei progetti che intenderanno promuovere”.

Data: 26/10/2018 Ultima modifica: Ven, 26/10/2018 - 12:40
Pubblicato da: Redazione URP Fonte: Presidenza