Siglato Accordo di Collaborazione tra la Provincia e l’Università degli Studi di Brescia per la definzione del fabbisogno estrattivo prov. e la strutturazione della proposta di nuovo piano delle cave, settori merceologici sabbia, ghiaia e argilla

Siglato a Palazzo Broletto l’Accordo di Collaborazione tra la Provincia e l’Università degli Studi di Brescia per la definizione del fabbisogno estrattivo provinciale e la strutturazione della proposta di nuovo Piano delle Cave per i settori merceologici di sabbia, ghiaia e argilla.

L’accordo fa seguito alla deliberazione del settembre del 2016, con la quale il Consiglio Provinciale ha approvato gli indirizzi per la formazione del nuovo Piano Provinciale delle Cave per i settori merceologici della “Sabbia e ghiaia” e “Argilla”, indirizzi che rappresentano il riferimento per l’elaborazione e di formazione della proposta del nuovo Piano.

Attraverso questa collaborazione, è possibile realizzare approfondimenti di ricerca specifici sui temi di interesse attivando sia tesi di laurea integrate che attività di ricerca scientifica in senso stretto, quest’ultima coordinata da un ricercatore appositamente dedicato al progetto; tale figura potrà essere affiancata da assegnisti e borsisti di ricerca.

In particolare è stata avviata una ricerca che, attraverso l’aggiornamento e l’analisi del catasto delle cave cessate e di quelle attive sul territorio, è tesa allo studio dell’evoluzione storica delle cave nel territorio bresciano.

“Si tratta di un accordo - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia Pier Luigi Mottinelli - che consente alla Provincia di avvalersi di un supporto concreto e competente per la valutazione ambientale strategica del Piano Cave. Lo studio del territorio attraverso la collaborazione con gli enti che lo governano consente una migliore comprensione delle dinamiche territoriali pregresse ed in atto ed è portatore di benefici e ricadute positive sia per le amministrazioni e la cittadinanza sia per l’Università, grazie alla sinergica convergenza sulle attività di interesse comune. Con il contributo dell’Università, possiamo rispondere positivamente alla forte riduzione del personale che le Province hanno subìto e procedere con sollecitudine alla redazione del nuovo piano”.

L’attività di ricerca, in questa prima fase, si sta concentrando sia relativamente alle analisi necessarie all’inquadramento territoriale sia rispetto all’acquisizione e all’elaborazione dei dati necessari alla stima del fabbisogno estrattivo per il decennio 2018-2028 secondo i criteri definiti dalla Regione Lombardia (D.G.R. n.8/11347 del 10/02/2010) e attraverso altri metodi che consentano una più dettagliata definizione.

La seconda fase riguarderà invece l’individuazione dei criteri per l’assegnazione dei volumi individuati come fabbisogno all’interno del territorio provinciale, contestualmente all’aggiornamento dei dati relativi agli attuali volumi scavati e/o approvati.

A tal proposito si ricorda che il Presidente Mottinelli nello scorso novembre aveva convocato un tavolo dedicato a questo tema, coinvolgendo i Comuni del territorio, nel quale, oltre all’illustrazione del percorso di formazione e approvazione del piano, era stato fatto il punto sull’acquisizione dei dati di competenza dei Comuni, necessari per una verifica dello stato di attuazione del Piano vigente.

L’attività prevede inoltre il supporto dell’Università alla Provincia nella stesura del nuovo Piano delle Cave e delle relative norme e l’impostazione della Valutazione Ambientale Strategica.

“Il presente accordo - ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, prof. Maurizio Tira – apre nuove prospettive di collaborazione con la Provincia di Brescia, utili al conseguimento delle finalità didattiche e scientifiche della nostra Università. Da anni, ormai, le attività di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile Architettura Territorio Ambiente e Matematica e del gruppo di ricerca in Tecnica e pianificazione urbanistica si concentrano sui temi della conoscenza finalizzata alla pianificazione strategica d’area vasta, nell’ottica del contenimento del consumo di suolo e dello sviluppo sostenibile”.

La Provincia partecipa alla spesa per la realizzazione delle attività previste dal presente accordo, riconoscendo un rimborso delle spese dell’Università pari a 175 mila euro, su 276 mila complessivi stimati.

Data: 07/12/2017 Ultima modifica: Gio, 07/12/2017 - 11:57
Pubblicato da: URP - Redazione web Fonte: Presidente