Emergenza Ucraina

Questa mattina si è svolta la riunione del Coordinamento dei Progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione del Ministero dell’Interno) che dal 2016 rappresenta i Comuni e gli enti gestori dei 12 Progetti SAI della Provincia di Brescia, con l’Amministrazione Provinciale di Brescia.
 

Il Coordinamento è attento verso le necessità delle persone in arrivo al fine di offrire un primo supporto in particolare in merito alle necessità legate all’ assistenza legale per la richiesta di asilo, e ai Comuni in caso siano interessati a capire come aderire al Sistema di Accoglienza e Integrazione.
 

L’ Amministrazione Provinciale e il Coordinamento stanno lavorando per concordare quale supporto sia possibile offrire ai territori e alle Istituzioni per facilitare l’attivazione di quanto è necessario per accogliere le persone e le famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina, in stretta collaborazione con Questura e Prefettura.
 

A seguito dell’incontro il Presidente Alghisi comunica quanto segue:

  1. i cittadini e le cittadine di nazionalità ucraina sono esenti visto per 90 giorni, ovvero possono entrare in Italia senza bisogno di visto e possono permanere per 90 giorni nei quali devono depositare richiesta di asilo presso la Questura di Brescia. Dopo aver depositato la richiesta possono legalmente permanere sul territorio fino alla conclusione del procedimento della stessa.
  2. I cittadini e le cittadine ucraine in arrivo vanno invitati a recarsi quanto prima presso la Questura di Brescia per fare richiesta di asilo.
  3. Coloro che li ospitano devono fare comunicazione di ospitalità. La comunicazione di ospitalità va inviata entro 48 ore all'autorità di pubblica sicurezza del Comune di riferimento. Nel caso del Comune di BS direttamente alla Questura con PEC o raccomandata.
  4. La comunicazione è sempre dovuta, indipendentemente dalla durata dell’ospitalità o dal fatto che si tratti di ospitalità a parenti o affini.
  5. Le/I minori in obbligo scolastico possono essere iscritte/i a scuola anche se non sono in possesso di alcun documento
  6. Rimaniamo in attesa di indirizzi operativi a livello nazionale che dettino le norme per l’inquadramento delle persone in arrivo o già arrivate dall’ Ucraina.
  7. Invitiamo tutte le amministrazioni ad aderire al Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI). Per maggiori informazioni scrivere a coord.sprarbresciani@gmail.com

 

 

ALCUNE INFORMAZIONI SPECIFICHE

  • COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI PROGETTI SAI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA:

- Il Coordinamento nasce nel 2016 e rappresenta gli Enti Locali titolari dei Progetti SAI situati nella Provincia di Brescia e gli enti del terzo settore che gestiscono questi progetti.
 

L’obiettivo del Coordinamento è quello di promuovere azioni svolte a sviluppare collaborazioni e sinergie per attivare misure di tutela e integrazione per richiedenti asilo e titolari di protezione privilegiando il Sistema di Accoglienza e Integrazione del Ministero dell’Interno.
 

Si riunisce con cadenza trimestrale con l’obiettivo di unificare pratiche, procedure, metodologie e approcci nei Progetti SAI della Provincia di Brescia, progettare e promuovere percorsi di formazione e di sensibilizzazione rivolti a tecnici e alla cittadinanza e monitorare l’applicazione della normativa vigente in materia di diritto di asilo.
 

Il Coordinamento a partire dal 2019 gestisce in collaborazione con il Servizio centrale della rete SAI e la Prefettura l’inserimento nei Progetti SAI dei/delle titolari di protezione riconosciuti/e e accolti/e nei CAS della Provincia di Brescia e le richieste di accesso al sistema SAI che pervengono dal territorio.
 

Sono 12 i progetti SAI attivi nella provincia di Brescia, di seguito elencati:
 

- SAI BRESCIA (enti gestori: Ass. ADL Zavidovici e Coop. K-Pax)
 

- SAI PROVINCIA DI BRESCIA (ente gestore: Coop. K-Pax)
 

- SAI BRENO (ente gestore: Coop. K-Pax)
 

- SAI BRENO DISAGIO MENTALE (ente gestore: Casa Giona)
 

- SAI CASTEGNATO (ente gestore: Cooperativa Fraternità)
 

- SAI COLOGNE (ente gestore: Consorzio Cascina Clarabella)
 

- SAI COLLEBEATO: (ente gestore: Ass. ADL Zavidovici)
 

- SAI CELLATICA: (ente gestore: Ass. ADL Zavidovici)
 

- SAI PASSIRANO: (ente gestore: Ass. ADL Zavidovici)
 

- SAI CALVISANO: (ente gestore: Ass. ADL Zavidovici)
 

- SAI VALLE TROMPIA: (ente gestore: Coop. Il Mosaico)
 

- SAI PALAZZOLO: (ente gestore: Coop. Un sole per tutti)

 

 

  • SISTEMA DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE (SAI):

Il D.L. 21 ottobre 2020, n.130, convertito in Legge 18 dicembre 2020, n.173, rinomina il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati SIPROIMI (EX SPRAR) in SAI – Sistema di accoglienza e integrazione. La nuova norma prevede l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale oltre che dei titolari di protezione, dei minori stranieri non accompagnati, nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età. Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), le vittime di calamità, i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche. Nell’ambito del Sistema sono previsti due livelli di servizi di accoglienza; al primo livello accedono i richiedenti protezione internazionale e al secondo livello, finalizzato all’integrazione, accedono tutte le altre categorie sopra elencate.
 

La rete SAI
 

ll Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
 

Le caratteristiche principali del SAI sono:
 

  • il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti politicamente responsabili dell’accoglienza, Ministero dell’Interno ed enti locali, secondo una logica di governance multilivello
  • la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza
  • il decentramento degli interventi di accoglienza integrata
  • le sinergie avviate sul territorio con i cosiddetti enti gestori, soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi;
  • la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione.

I progetti territoriali del SAI sono caratterizzati da un protagonismo attivo degli Enti Locali, siano essi grandi città o piccoli centri, aree metropolitane o cittadine di provincia. La realizzazione di progetti SAI diffusi sul tutto il territorio nazionale, ideati e attuati con la diretta partecipazione degli attori locali – contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.
 

Il Servizio Centrale
 

Il Servizio Centrale è stato istituito dal Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e affidato con convenzione ad ANCI. A sua volta ANCI, per l’attuazione delle attività, si avvale del supporto operativo della Fondazione Cittalia.
 

Al Servizio centrale spettano i compiti di:
 

  • assistenza tecnica agli enti locali, anche nella predisposizione dei servizi di accoglienza integrata
  • monitoraggio dei servizi di accoglienza e delle presenze sul territorio di beneficiari di protezione internazionale
  • creazione, mantenimento e costante aggiornamento di una banca dati degli interventi realizzati a livello locale in favore dei beneficiari di protezione internazionale
  • diffusione delle informazioni sugli interventi realizzati

 

  • MICROACCOGLIENZA DIFFUSA

La micro accoglienza diffusa è l’approccio alla gestione dell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo che prevede la distribuzione delle persone in appartamenti diffusi sui territori, contraria alla concentrazione in grandi centri di numerose persone che impattano le comunità locali in maniera significativa.
 

La micro accoglienza diffusa crede in un’accoglienza che curi le relazioni territoriali e di vicinanza, promuovendo attività di incontro e scambio all’interno di condomini, quartieri, piccoli paesi, ma anche tra realtà associative e volontaristiche e le persone accolte per costruire comunità resilienti.

Data: 28/02/2022 Ultima modifica: Lun, 28/02/2022 - 12:22
Pubblicato da: URP - Redazione web Fonte: Presidenza