Il Mese del Rifugiato: le iniziative del Coordinamento SAI della provincia di Brescia

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebrerà il prossimo 20 giugno, la Provincia di Brescia e il Coordinamento provinciale dei progetti di accoglienza, in collaborazione con gli enti locali titolari o partner, rinnovano anche per il 2023 il Mese del Rifugiato, un calendario di 13 eventi volti a stimolare il confronto e la conoscenza rispetto ai temi della migrazione, dell’asilo e dei diritti, promuovendo lo scambio tra culture differenti e favorendo processi di integrazione e di inclusione tra e con le persone. 

“La Provincia di Brescia – ha dichiarato Roberto Bondio, Consigliere delegato alle Politiche Sociali - dal 2016 è Ente titolare di un progetto di accoglienza SAI e ha promosso la nascita del Coordinamento Provinciale dei progetti SAI (ex SPRAR). Nel tempo ha sostenuto in modo significativo attività e iniziative, tra le quali si segnala il concorso scolastico “Accogli come vorresti essere accolto”, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e il Forum del Terzo Settore, al quale hanno aderito 30 istituti scolastici tra città e provincia. Ricordo inoltre la segreteria, dedicata alla gestione degli ingressi nei progetti SAI di tutta la provincia di Brescia, in collaborazione con la Prefettura di Brescia, lo Sportello Rifugiati del Comune di Brescia e il Servizio Centrale SAI. La segreteria – ha concluso Bondio - si è occupata per tutto il periodo dell’emergenza Covid 19 della gestione unitaria delle attività sanitarie per tutti coloro che dovevano fare ingresso nei diversi progetti di accoglienza bresciani.” 

La Provincia di Brescia ha inoltre sostenuto un gruppo di lavoro dedicato alla formazione, che ha negli anni promosso numerosi percorsi di approfondimento sul tema del diritto di asilo, un gruppo di lavoro dedicato all’ inserimento lavorativo e alla formazione professionale delle persone accolte e un progetto dedicato al bisogno abitativo post-accoglienza, che ha permesso a diversi enti gestori di co-finanziare l’apertura e la gestione di appartamenti in co-abitazione per coloro che, usciti dal circuito di accoglienza, sebbene abbiano un lavoro, faticano a trovare soluzioni abitative.