Monumento naturale BUCO DEL FRATE

Il Monumento Naturale tutela una delle più importanti grotte lombarde, identificata come primo elemento del Catasto Speleologico Lombardo.

Contraddistinta da un complesso sviluppo verticale ed orizzontale, presenta due imbocchi che portano al duomo centrale; abbondanti concrezioni originavano in passato splendide stalattiti mentre ancora oggi permane un caratteristico ramo ricoperto dal guano di chirotteri.

Situato sul monte Budellone, in comune di Prevalle, ad un’altitudine tra i 253 e i 244 metri s.l.m., la grotta ha uno sviluppo verticale di 53 m e planimetrico di 230 m, interessante per gli imponenti reperti fossili che già negli anni cinquanta gli speleologi del Gruppo Grotte di Gavardo avevano recuperato e che oggi sono custoditi presso il Museo della Vallesabbia a Gavardo: fossili di micro mammiferi e mammiferi anche di grandi dimensioni, come Ursus spelaeus, orso delle caverne, che costituisce uno degli esemplari meglio conservati.

Il sito riveste notevole importanza anche per i popolamenti di chirotteri e per alcune specie di insetti, caratteristici degli ambienti sotterranei delle Prealpi bresciane, i cui nomi scientifici ricordano gli studiosi che per primi li hanno scoperti e descritti al Buco del Frate, fra tutti Corrado Allegretti e Leonida Boldori.

Inserita nel contesto del Carso Bresciano, il Buco del Frate associa il suo nome a leggende su briganti travestiti da frati che assalivano i viandanti e si rifugiavano nella caverna; il nome pare invece derivi dal latino “fractas”, luogo di pietre e rovi.

Le uniche vie di accesso sono i due sentieri che portano al Monte Budellone e che percorrono solo parzialmente la riserva. Il prato adiacente la cascina Chivasso e l'area picnic sono le uniche zone ecotonali presenti.

Ultima modifica: Mar, 03/03/2015 - 10:30