Nuovi adempimenti per gli allevamenti zootecnici in materia di VIA: i materiali del seminario del 9 giugno

In data 9 giugno 2015 si è tenuto presso la Provincia di Brescia un seminario organizzato dall'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali in materia di Valutazione di Impatto Ambientale.

In questa sede i relatori hanno presentato, fra l'altro, le novità introdotte dalle nuove linee guida in materia di screening nel comparto zootecnico. Dal 26 aprile 2015 sono infatti entrate in vigore le linee guida per la redazione degli Studi Preliminari Ambientali e una riduzione delle soglie dimensionali di assoggettamento alla procedura di verifica prevista dall'art. 20 del D.lgs 152/2006.

In linea con la normativa comunitaria i nuovi progetti di allevamento zootecnico andranno pertanto verificati anche in base ad un'analisi territoriale circa le condizioni di vulnerabilità preesistenti.

Nel caso del territorio provinciale per tutti gli allevamenti zootecnici la riduzione della soglie (da 40 q PV/ha a 20 q PV/ha) è applicata a tutti i nuovi progetti ricadenti in zone vulnerabili da nitrati e in zone di qualità dell'aria nelle quali gli standard di qualità ambientali fissati dalla normativa dell'Unione Europea sono stati superati; nello specifico l'agglomerato di Brescia, le zone A, B e D così come definite dal Piano regionale di qualità dell'aria.

Un'occasione per fare il punto sulle procedure di valutazione ambientale contenute nel Testo Unico Ambientale, le loro sinergie, i contenuti delle relazioni ambientali a corredo delle istanze e le modalità operative adottate dalle autorità ambientali competenti.

In materia di VIA, è stata inoltre presentata la procedura speditiva messa a punto dagli uffici provinciali per escludere, nel caso di modifiche ad allevamenti esistenti, l'assoggettamento a procedura di screening quale categoria 8t dell'allegato IV parte II del D.lgs 152/2006.

Sono stati esaminati anche alcuni aspetti agronomici in particolare:

l'utilizzazione agronomica degli effluenti o loro destinazione al di fuori della filiera di utilizzo agronomico mediante presentazione di POA/PUA previsionali (anche in forma di relazione) che evidenzino il rispetto dei parametri dettati dalla Direttiva Nitrati (azoto e stoccaggi, in particolare). La conformità deve essere garantita contestualmente all’avvio dell’attività sottoposta a VIA o Verifica di VIA.
la valutazione delle superfici disponibili ai fini del rispetto del parametro del peso vivo/ha
la corretta imputazione dei dati nel sistema di calcolo ERICA per la stima delle emissioni generate dalla attività di allevamento ed eventuale utilizzazione agronomica degli effluenti
l'applicazione delle MTD in campo strutturale e/o gestionale. Per le nuove edificazioni/ristrutturazioni non è possibile adottare criteri di assoggettabilità alle MTD utilizzati ad esempio per situazioni esistenti in occasione di rinnovi. In tempi ormai non troppo lunghi dovrebbero uscire anche le nuove MTD che imporranno, secondo quanto previsto dalla vigente normativa AIA, la necessità di rivedere tutte le autorizzazioni già rilasciate per valutare la rispondenza delle stesse a tali “nuove” MTD o, in caso contrario, per adottare le azioni conseguenti.

Relativamente al Piano di Monitoraggio eventualmente proposto dall’azienda è demandata ad ARPA la valutazione in sede di rilascio dell’AIA.

Sono inoltre stati illustrati gli approcci disciplinari per l'applicazione delle Linee guida regionali in materia di emissioni odorigene.

Si rimanda infine alla pubblicazione sul Geoportale provinciale degli strati informativi indicati nel Dm anzi citato e disponibili al seguente link http://sit.provincia.brescia.it/analisi_ambientali/aree_geo_dm_42