La geologia

Le Prealpi bresciane sono costituite da rocce sedimentarie derivate dal consolidamento di fanghi carbonatici misti ad argilla che si deposero nel mesozoico sui fondali di un bacino oceanico. I successivi eventi tettonici portarono al sollevamento di queste rocce originando delle dorsali montuose. La formazione geologica dominante nel settore sudorientale è la “Corna”, un calcare puro a tessitura microcristallina facilmente erodibile dalle acque meteoriche su cui si è attivato uno spinto carsismo da cui l’appellativo di “Carso Bresciano”.

Dalla corna dei monti limitrofi si escava il noto “Marmo di Botticino” e la “Breccia Aurora” di Paitone (Boni, Cassinis, 1973). Anche l’area del Monumento Naturale Buco del Frate è composta prevalentemente da corna massiccia ma in corrispondenza dei prati vi sono depositi superficiali di detrito sciolto e cementato di corna.

La geomorfologia locale mostra forme carsiche tipiche sia sotterranee (grotte pseudoverticali) sia  superficiali (doline e microdoline).

In superficie vi sono blocchi caoticamente ammassati alternati ad affioramenti rocciosi “lavorati” dal dilavamento meteorico, (l’azione chimica dell’acqua crea dei solchi verticali detti “karren”) e il paesaggio è caratterizzato da alcune doline ed inghiottitoi.

In profondità si sono sviluppate le ben note grotte. Il “Buco del Frate” è annoverata tra le grotte più importanti di tutta la Lombardia e, non a caso, porta il numero 1 del Catasto Speleologico Lombardo.

Ultima modifica: Mar, 03/03/2015 - 10:30